giovedì 5 maggio 2011

T(o)uring Can Make You Crazy



Se si può usare l'aggettivo "originale" vicino al sostantivo "pensiero" ed intendendo tale espressione come "fuori dall'ordinario" più che come "nuovo", allora mi sembra che molti "pensatori originali", sia del passato che del presente, condividano alcuni interessi, idee, punti di contatto.


Oppure sta in chi li ascolta e legge inventarseli.


Alan Turing era un genio che, al di là di una certa popolarità tra gli specialisti, non ha avuto il riconoscimento che meritava. Come logico, per quello che ha pensato ed inventato, e come persona, per la sorte che ha subito a causa della sua omosessualità.


Frank Zappa è un nome sicuramente più conosciuto. Persona di enorme talento musicale, tendenzialmente monomaniaca, ogni tanto esprime nella sua musica anche interessi inattesi. Il titolo di un suo brano, ad esempio, è "Finding Higgs Boson".


Curiosamente, quel brano è stato pubblicato in un album postumo (di Zappa sono decine...) in cui appare anche "Touring Can Make You Crazy", che proviene da un suo disco di alcuni decenni prima, "200 Motels", pubblicato nel 1971.


L'album "200 Motels" è a sua volta una costruzione molto originale, per l'epoca. Composta da 34 o 39  brani (dipende dall'edizione e vi ricordo che al tempo i dischi erano in vinile, con le conseguenti costrizioni fisiche di registrazione), è la colonna sonora di un film interpretato da Zappa e dal suo gruppo (i "Mothers Of Invention"), ed include brani suonati insieme alla Royal Philarmonic Orchestra, il che consente di percepire tutta l'influenza su Zappa di alcuni grandi compositori come Igor StravinskyEdgard Varèse e Anton Webern.


Non c'è nulla che faccia immaginare che Zappa abbia mai pensato "TURING Can Make You Crazy".


Ma sapere e capire cos'è il bosone di Higgs, suggerisce che Zappa, come Turing, fosse assai interessato a certi processi logici ed alle capacità di astrazione della mente (ché Varèse, senza quella, è inascoltabile).


Addiritura, come Turing aveva inventato un test per stabilire l'intelligenza di una macchina, così Zappa racconta come usasse "Ionization" (o, più correttamente, ""The Complete Works of Edgard Varese, Volume One"") come test del suo interlocutore: se l'ascoltatore apprezzava, Zappa poteva considerarlo sufficientemente intelligente da poter diventare suo amico.


Dunque il gioco di parole che costituisce il titolo di questo post altro non è che un gioco di parole. 


Un gioco di parole a cui credo, così come Zappa pensava che "I still think Deserts is about Lancaster, even if the liner notes on the Columbia LP say it's something more philosophical.".

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